Il cinema nordcoreano
Il cinema nordcoreano è uno dei cinema difficili da raggiungere, si parla ovviamente di uno stato complesso, dove a causa della sua chiusura rende molto difficile la visione dei film, capire i nuovi registi e film d'autore , però qualcosa si può sempre leggere e trovare; personalmente è una completa scoperta da parte mia , non lo conoscevo, perché, si sa, si va sempre a leggere prima ciò che hai sempre visto o ti è sempre piaciuto di più, però devo dire che è veramente una piacevole scoperta.
Ho letto di un festival il : “Pyongyang International Film Festival”, un festival che si celebra ogni due anni che ha portato alla visione del pubblico nordcoreano totalmente ignaro film "occidentali" come "Sognando Beckham" , "Mister Bean" e "la marcia dei pinguini"; vi partecipano nell'ultima edizione ventuno paesi, in linea ovviamente con l'ideale del festival.
La giuria è ovviamente internazionale formata da persone molto famose che lavorano nel mondo del cinema e che provengono da vari stati come Cuba e Cina il tutto ovviamente rispettando Kim Jong Un.
Nel 2017 l'Italia vince nella categoria miglior documentario,
con "la politica delle api" di Michele di Salle
Il festival ha ovviamente le sue premiazioni le nomine sono: per le tecniche , per la miglior regia, per attori e attrici, per la musica, miglior figurante, effetti speciali; è un festival che può ricordarci il David di Donatello o il Golden Globe, possiamo dire che è un’occasione per celebrare il cinema in ogni sua sfumatura.
Ora però vi voglio dire qualcosa legato al cinema nordcoreano.
I nordcoreani diedero loro vita ed importanza al cinema negli anni 60 grazie non solo ai progressi tecnologici come il colore ma anche per il contesto politico e storico che ebbe un importanza fondamentale, ricordiamo che ci fu nel 1960 la rivoluzione d'aprile e successivamente nel 1961 il colpo di stato, causa di ciò il cinema cercò di rafforzare la produzione e cosi ci furono moltissime nuove tecniche cinematografiche e le sale erano spesso piene.
Nasce così il primo film a colori "La storia di Chunhyang, di Shin Sang il quale si può dire che diede il via all’impero cinematografico.
Un film però che possiamo definire come un classico è sicuramente "Flower Girl" di Pak Hak e Choe Ik Kyu, è una film drammatico ambientato negli anni 30, il quale racconta la storia di una povera fioraia rurale la quale inizierà a ribellarsi contro l'oppressione e si unirà alla resistenza coreana, lottando contro sia i militari sia l'aristocrazia; è un film che adatta l'opera teatrale scritta da Kim Il Sung nel 1930.
Fu il primo film nordcoreano a vincere un premio cinematografico internazionale.
Possiamo trovare anche un altro film famoso a livello internazionale fatto nel 1985 dal regista Shin Sang-ok “Pulgasari” film ispirato ad una creatura mitologia il bulgasari, che racconta di un fabbro imprigionato per aver difeso il suo popolo, successivamente creerà col riso la figura di un mostriciattolo il quale grazie agli dei diventa una figura vivente.
Fare una stima di quanti film possiamo trovare è veramente difficile, ci sono vari studi che dicono che nel 2000 ed il 2009 a causa della crisi economica ed il collasso dell’Unione Sovietica se ne realizziamo solo 5 all’anno, tutta via però rimane un cinema assolutamente affascinante.
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