Chi segna vince di Taika Waititi

 

“Chi segna vince” un film che parla di crescita personale, uguaglianza e tradizioni.

 “L’importante non è vincere ma godersi il gioco” questo è il mantra che porta avanti la squadra di calcio delle Samoa Americane, una squadra tra le più perdenti al mondo (detentrice del record 31 a 0 in una partita) insegna che la felicità è il motore per compiere qualsiasi azione.

 Taika Waititi regista neozelandese ha saputo con maestria raccontare una storia realmente accaduta dove per una volta tutti vincono, non necessariamente una partita ma una crescita personale e spirituale.

 

locandina film

Un film che racconta di una squadra dove al suo interno c’è  una “Fa’afafine”, Jayah Saelua una transessuale, che ha contribuito alla crescita della squadra portando a loro qualcosa di diverso, perché nella cultura delle Samoa non si parla di identità sessuale ma bensì di identità culturale (molte testimonianze raccontano inoltre che in passato alcune famiglie non avendo avuto figlie femmine allevavano un figlio maschio come “fa’afafine” per garantirsi un sostegno per i lavori domestici) ma fisicamente, contattando assieme all’nuovo allenatore alcuni dei vecchi giocatori sparsi per tutta l’isola che delusi dalle molteplici perdite non volevano giocare piu.

 La scena più commovente del film è sicuramente la danza di guerra la “Siva Tau”, che fa la squadra in campo di fronte agli avversari il Tonga, nella quale grida "Samoa! Pronti per la battaglia! Dobbiamo dare il nostro meglio! Lottare per conquistare! Guerrieri! , l’energia sprigionata da tutti gli attori, il rispetto, la cultura e la veridicità raccontata di una storia vera è stato poetico e struggente.

 

samoa

La cosa più importante però ce la insegna Ace il proprietario della squadra “qui tutti facciamo più lavori per mantenere la squadra…() noi samoani viviamo di emozioni, non ci importa di vincere ma di giocare ed essere felici”.

Nel film un cardine importante lo da anche la spiritualità, in tutto il film vediamo che ad un rintocco tutti si siedono e iniziano a pregare prima in silenzio e sul finire del film in maniera collettiva, perché prima erano elementi con tutti i loro problemi singoli poi sono diventati una grande famiglia.

 

 


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